Film di Federico Fellini (1973).
“A m’arcord” è il verso iniziale di una poesia in dialetto romagnolo dell’amico e sceneggiatore Tonino Guerra che Fellini contrasse in una sola parola, "amarcord", per definire il ricordo e la rievocazione nostalgica del passato. Una parola esotica e familiare che, come ebbe a dire il maestro, contiene l'amore, l'amaro, il "core" e il ricordo. Con questo film Fellini conquista il suo quarto Oscar.
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