La proiezione è stata rinviata a data non ancora definita!
Film di Chiara Bellosi (2019).
Interno del tribunale di una grande città italiana. In Corte d'Assise, sezione penale, è in corso un'udienza. Il caso è quello di un benzinaio che ha ucciso uno dei suoi due rapinatori. L'altro rapinatore assiste da dietro le sbarre, mentre la sua compagna Angelina segue i procedimenti. Fuori, nel corridoio del tribunale, restano in attesa due minorenni: Domenica, la figlia dell'imputato per omicidio, e Luce, la figlia del condannato per rapina. Intorno a loro il via vai del personale, degli avvocati e di chi è coinvolto in altri processi. E un giovane operaio chiamato a riparare un termosifone guasto.
Inizialmente pensavo a un documentario, ispirandomi, per esempio, al cinema di Frederick Wiseman, e preparando il film, ho frequentato per settimane il tribunale di Milano, la mia città. Dall’idea del documentario è poi venuto sviluppandosi il film com’è ora, intrecciando intorno al luogo, il tribunale, una storia. Per scriverla, è iniziato un lungo periodo di osservazione. Andavo al tribunale e guardavo e prendevo appunti. Il tribunale di Milano è enorme e passavo le giornate tra corridoi, aule, cortili, il bar, etc. Finché un giorno c’era una bambina che con la madre, giovanissima, ingannava il tempo, aspettando. Quella bambina è diventata l’ispirazione per il film. Seguendola, osservandola, è nato Palazzo di Giustizia.
Chiara Bellosi
A "XXIII Cinema! Italia! (a Karlsruhe)": >>>