Incontro con lo scrittore Paolo Musso in occasione della Giornata dello Spazio 2025.
Ucciderò Dio venerdì, primo romanzo di fantascienza di Paolo Musso, è la storia di uno scienziato che vuole usare l’acceleratore del CERN per attraversare la singolarità iniziale del Big Bang, incontrare Dio e sfidarlo a duello, convinto che non stia facendo bene il suo lavoro. Ma è anche un “giallo”, nello stile del Padre Brown di Chesterton, con una trama rigorosa, in cui alla fine tutti i conti devono tornare e anche il lettore deve poter trovare la soluzione. Ed è anche una profonda meditazione sul senso della vita, tesa e drammatica, ma anche divertente e paradossale, come la vita stessa.
Paolo Musso è un filosofo della scienza dell’Università dell’Insubria, dove tra l’altro dal 2013 tiene l’unico corso universitario italiano sulla fantascienza. È membro della European Academy of Sciences and Arts e del Committee on SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) della International Academy of Astronautics e direttore del centro di ricerca internazionale InCosmiCon. È autore di 120 articoli accademici, oltre 200 divulgativi, 10 libri di scienza e filosofia e uno di poesie. Ucciderò Dio venerdì è il suo primo romanzo di fantascienza, ambientato (in maniera iperrealistica) al CERN. Ma è anche un “giallo”, nello stile del Padre Brown di Chesterton, con una trama rigorosa, in cui alla fine tutti i conti devono tornare, ma anche divertente e a tratti addirittura esilarante. E soprattutto è una profonda meditazione esistenziale: perché, ammettiamolo, tutti, in fondo, vorremmo, come il protagonista, prendere il posto di Dio, convinti di saper fare il suo lavoro meglio di lui.